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Stacktrace

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Recensione di Amazon Books a Seattle

9 Febbraio 2016 A cura di Antonio Cangiano Lascia un commento

Seguo da un po’ di tempo un ottimo gruppo Facebook dedicato alle startup italiane. Due giorni fa si parlava dell’apertura da parte di Amazon di una libreria a Seattle. Trovandomi questa settimana a Seattle per lavoro (sono un mentor a una conferenza di scienziati dei dati organizzata da IBM, l’azienda per cui lavoro) ho penso di far visita al negozio di Amazon.

Amazon Books

Avendo promesso di fornire la mia opinione a riguardo nel gruppo, ho pensato di pubblicarla su Stacktrace. Ho scelto questo outlet non perché volessi fare un bocca a bocca al sito (al massimo si tratterebbe di una riesumazione della salma), ma perché Facebook non permette la pubblicazione di testo e foto in maniera organica (a meno di pubblicare una nota, che non credo sia disponibile nei gruppi).

Amazon Books è un negozio collocato nello University Village, un centro commerciale di alto livello. All’entrata del negozio c’è un cartello che risponde alla domanda che molti si porranno circa il costo dei libri. Sì, i prezzi sono gli stessi del sito Amazon.com. Quindi comprare di persona ha un potenziale vantaggio per chi vive in zona, ammesso che abbiano il libro che stai cercando. E su questo punto il negozio ha un grosso svantaggio rispetto al sito (ovviamente) ma anche rispetto ad altre librerie fisiche come Barnes & Noble.

Stessi prezzi

La selezione di libri è infatti molto limitata, anche considerando le dimensioni modiche del locale. Gli scaffali sono quasi del tutto riservati a best seller in categorie piuttosto popolari. I libri tecnici sono praticamente esclusi come ammesso dalla commessa con cui ho parlato per vedere se per caso avessero il mio di libro (in mia difesa, ho iniziato la conversazione con it’s a long shot).

I libri presenti sono best seller, nuove uscite, e libri le cui recensioni sul sito hanno ricevuto almeno quattro stelle. Ci sono infatti scaffali per libri che hanno almeno 4.8 stelle su Amazon.com, 4 stelle, libri del mese, selezioni dello staff, i migliori libri recensiti su tematiche attuali, e così via.

4.8 stelle o di più

Black History Month

Carino il fatto che certi scaffali contengono libri simili a un particolare best seller o autore.

Se ti piace...

I libri non hanno prezzi. Il pubblico deve invece scaricare l’Amazon app e fare lo scan con questa del codice a barre disponibile sul retro del libro oppure direttamente dallo scaffale.

Qual è il prezzo?

Per chi ha la batteria scarica o non vuole scomodare lo smartphone in tasca, ci sono una manciata di scanner sparsi nel negozio per fare la scansione dei libri e scoprirne il prezzo.

Scanner

Sulle etichette affisse agli scaffali c’è spesso una citazione da una recensione Amazon.com oppure qualche dato statistico interessante riguardante il libro (ad esempio, il 91% dei recensori hanno dato 5 stelle a questo libro).

Etichetta

Un libro consigliato

Ho chiesto se fosse possibile ricercare se un libro è disponibile in loco, ma mi è stato detto che l’unico modo per farlo è chiedere direttamente a loro. Sicuramente una soluzione piuttosto low-tech da parte del gigante delle vendite in rete. Se avranno mai una catena di negozi, sono certo che sarà possibile controllare l’inventario tramite la loro app.

Come si intuisce dal nome il negozio è principalmente una libreria dedicata alla vendita di libri. La sezione centrale però contiene diversi gadget (per lo più creati da Amazon stessa, come l’Echo, Fire TV, e i vari tablet). In questo il negozio ricorda un po’ l’Apple Store a cui si saranno senza dubbio ispirati. C’è anche una sezioncina per la linea Amazon Basics, per chi volesse acquistare un cavo HDMI, o simili accessori, a basso costo.

C’è una selezione abbastanza decente di riviste, ma nulla di impressionante (comunque inferiore a quelle di grosse librerie americane o canadesi). In fondo al negozio c’è una sezione per i bambini, con sedie e tavolini per i più piccoli.

Riviste

Gli adulti hanno invece una fila di panchine in prossimità della vetrina principale. Un paio di Kindle fire sono messi nella zona a disposizione dei clienti che volessero provarli o giocarci.

I tablet sulle panchine

I commessi mi sono sembrati cortesi e l’ambiente abbastanza invitante. Tutto sommato è stata un’esperienza positiva e sono uscito dal negozio comprando un libro (la biografia di Elon Musk). Nel mio hanno infilato un segnalibro arancione col marchio del negozio.

Il checkout

Quando paghi puoi inserire l’email che usi per l’account di Amazon.com e l’ordine viene aggiunto al tuo storico, oltre che inviarti la ricevuta per email.

Ricevuta via email

Volendo tirare le somme, vedo in Amazon Books un paio di vantaggi strategici. Fornisce ad Amazon.com, quello che l’Apple Store fisico fornice ad Apple.com: uno showroom che permette ai clienti di provare prodotti Amazon come Echo, Kindle Fire, Fire TV e ciò che rilasceranno in futuro.

Il secondo vantaggio è che in fondo fornisce a un largo pubblico un servizio di pre-selezione di libri. L’utente medio può entrare nel negozio, prendere un libro a caso dallo scaffale di suo interesse, e sarà quasi sicuramente soddisfatto. Sono tutti libri qualificati dagli utenti Amazon.com. (So che ci sono fake review ma a occhio credo che Amazon abbia filtrato manualmente quali libri, tra quelli che rispettano i criteri, finiscono nella libreria.)

L’incarnazione corrente della libreria fisica di Amazon non è però quel mostro che giustificherebbe l’accusa di aver distrutto le librerie fisiche con un negozio online, per poi riaprire librerie fisiche, avendo di fatto eliminato la competizione. Questo Amazon Books è un po’ Apple Store, un po’ Starbucks in termini di atmosfera. In qualche modo eleva il brand di Amazon nell’immaginario collettivo a un livello di lusso maggiore di quello percepito finora. Ha il charm di una boutique più che l’utilità di una warehouse. E così, lascia ampio spazio alla competizione offline.

Amazon Books dall'altro lato

L’Amazon offline che avrebbe sterminato ulteriormente non solo librerie, ma anche altri tipi di negozi, sarebbe stato un Amazon stile Costco warehouse. Amazon Books è l’esatto opposto. Si tratta secondo me di una scommessa interessante che potrà comunque portare frutti.

In ogni caso è interessate notare come dopo vent’anni we’ve come full circle. 🙂

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Il vero nemico degli artisti in rete

10 Aprile 2012 A cura di Antonio Cangiano 3 commenti

Alcuni artisti italiani di vecchia data hanno rilasciato un video contro la pirateria digitale. Mi spiace apprendere di questo video perché vede la partecipazione di alcuni artisti che stimo e apprezzo da tempo, come Battiato e Vecchioni.

La tesi del video è che la pirateria impedisce agli artisti di fare cultura. Tra i vari punti, emerge che gli artisti non avrebbero insomma modo di esprimersi a causa della mancanza di acquisti legittimi dei propri album. La soluzione proposta è quella di stampo radicale americano, come la citata chiusura del sito Megaupload (prima ancora di un processo) e allo stesso modo di ogni altro sito che contenga o linki in qualche modo al contenuto pirata.

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10 consigli per interagire con il proprio geek di famiglia

7 Gennaio 2012 A cura di Antonio Cangiano 24 commenti

Se stai leggendo questo articolo è probabile che qualcuno ti abbia inviato il link a questa pagina. Questo qualcuno può essere un figlio, nipote, fratello, cugino, cognata, familiare o amico che si occupa di fornire aiuto tecnico quando hai problemi con il computer (ma non solo). Di solito si tratta di un programmatore, amministratore di sistema, o semplicemente una persona “brava coi computer”.

L’intento di questo articolo è di chiarire un po’ di  miti e miscredenze comuni circa questo familiare o persona amica. Nel resto dell’articolo chiameremo per convenienza questa persona “brava coi computer”, geek.

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Amazon lancia il Kindle italiano

6 Dicembre 2011 A cura di Antonio Cangiano 5 commenti

Amazon ha recentemente rilasciato la versione italiana del Kindle. A differenza degli States, dove sono presenti una dozzina di versioni, Amazon ha scelto di rilasciare in Italia un solo modello di base (privo di pubblicità), in vendita per 99€.Kindle Italia

Questo modello ha il supporto per Wi-Fi, ma non 3G. Possiede un controller di base, ma non una tastiera con la quale annotare i propri libri. Si tratta insomma di un prodotto di base ma che può essere comprato senza dover spendere centinaia di euro.

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IBM rilascia la versione 9.7.5 di DB2 Express-C

21 Novembre 2011 A cura di Antonio Cangiano Lascia un commento

Da alcuni giorni a questa parte è disponibile la versione 9.7.5 di DB2 Express-C, l’edizione gratuita del database commerciale prodotto dalla IBM.

In aggiunta alle feature esistenti come il supporto nativo per i documenti XML e la ricerca full text, questa versione include compatibilità con Oracle e il linguaggio PL/SQL (compatibilità precedentemente disponibile solo per le edizioni commerciali) e un prompt dei comandi migliorato, ora noto come CLP+ (Command Line Processor Plus).

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Considerazioni sulla scarsità di startup in Italia

7 Novembre 2011 A cura di Antonio Cangiano 28 commenti

In tempi di caos politico ed economico, l’Italia ha bisogno di molti cambiamenti per poter ripartire. Avrebbe bisogno di una nuova classe dirigente che avesse a cuore i veri problemi del Paese e della gente comune. Servirebbe una riforma del sistema educativo, delle tasse, del lavoro e una riduzione drastica della burocrazia ad ogni livello.

Nel celebre discorso inaugurale del 1961, John F. Kennedy chiese ai cittadini americani di domandarsi, non cosa potesse fare l’America per loro, ma cosa potevano fare loro per l’America. Nello stesso spirito mi domando come sia possibile modernizzare, snellire e riavviare il nostro Paese.

Non esistono soluzioni facili, ma c’è senza dubbio qualcosa che gli italiani possono fare: avviare startup. Negli ultimi 30 anni, le startup americane hanno creato 44 milioni di posti di lavori. La creazione di aziende è forse l’atto più nobile che i giovani italiani possono fare per migliorare il Paese, la propria condizione economica e creare lavoro.

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La fluidità del codice

4 Novembre 2011 A cura di Marco De Paoli 3 commenti

Ho rivisto recentemente uno screencast sul TDD di Piergiuliano Bossi. Mi ha fatto pensare l’accento posto sulla “fluidità del codice”. Questa proprietà era messa in relazione diretta con il refactoring. In entrambi i sensi: la fluidità favorisce il refactoring e il refactoring favorisce la fluidità. Ad ogni modo Bossi poneva la fluidità come condizione imprescindibile per poter realizzare un design incrementale.

Non voglio qui entrare nel merito di quanto design sia possibile e opportuno realizzare ex-ante o ex-post (argomento che ha già comportato fiumi d’inchiostro o tera di bit che dir si voglia). Quello su cui volevo concentrarmi era la fluidità. Mi chiedevo se c’è un modo più formale per definirla. E nel frattempo in cui continuo a ragionare su eventuali definizioni formali, provo a mettere il concetto di fluidità in relazione diretta con la “paura” che il programmatore prova davanti al codice da modificare.

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Segnali di vita per Stacktrace

3 Novembre 2011 A cura di Antonio Cangiano 6 commenti

Forse afflitto da un po’ di nostalgia per l’Italia, paese che ho lasciato 8 anni fa, verso la fine del 2007 ho deciso di lanciare un sito tecnico italiano. Sarebbe stato un blog a metà strada tra un magazine e un sito di news tecniche. Il mio entusiasmo per il progetto mi ha portato a coinvolgere alcuni dei migliori professionisti italiani nel campo dell’informatica. Un team forse mai visto prima in Italia.

Il progetto ha subito preso piede. Nel giro di pochi mesi abbiamo pubblicato più di cento articoli e ci siamo garantiti la stima e l’affetto di moltissimi lettori, parecchi dei quali hanno scelto di seguirci assiduamente tramite feed e via email.

Ho dedicato moltissimo del mio tempo libero al primo anno di Stacktrace. Sembrava quasi un secondo lavoro a tempo pieno. Il progetto era d’altronde molto ambizioso.
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Il mio nuovo libro sul blogging tecnico

21 Settembre 2011 A cura di Antonio Cangiano 4 commenti

Un po’ perché può interessare ai lettori di Stacktrace, è un po’ a mo’ di shameless plug, vi segnalo che da oggi va in vendita in beta il mio nuovo libro edito dalla casa editrice americana, The Pragmatic Bookshelf.

Si tratta di un libro sul Technical Blogging, particolarmente per programmatori, startup founder, e gente tecnica in genere.

Technical Blogging

Se interessati, potente acquistarlo (o leggervi le preview) a questo URL: https://pragprog.com/book/actb/technical-blogging

E se avete qualsiasi domanda in proposito, non esistate a chiedere.

Archiviato in:Libri Contrassegnato con: blogging, libro, promozione

Intervista con Develer, autori di BeRTOS

28 Marzo 2011 A cura di Antonio Cangiano Lascia un commento

BertOS1) Chi siete? Cosa fate? Un fiorino!

Develer, che molti conoscono per l’organizzazione della conferenza Better Software e per il contributo nell’organizzazione della Python Conference italiana, è un’azienda focalizzata nella realizzazione di software custom in campo industriale. In particolare forniamo servizi di:

  • Progettazione e realizzazione di applicazioni in C++ e Python per le principali piattaforme (Windows, Mac OS e Linux) grazie alle librerie QT e ai nostri dieci programmatori certificati da Nokia.
  • Progettazione elettronica e sviluppo di applicazioni embedded basate su Linux e sul sistema operativo real time BeRTOS che Develer stessa ha realizzato e mantiene.
  • Sviluppo di applicazioni web based in Python.

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