La notizia bomba di oggi è che Sun ha appena annunciato l’acquisto di MySQL per un miliardo di dollari. L’unica citazione per ora è su O’Reilly Radar, ma credo che fra non molto quando di là dall’oceano inizierà la giornata saremo inondati di commenti. È ovviamente ancora troppo presto per capire se e cosa cambierà in MySQL dal punto di vista strategico e nel rapporto con clienti ed utenti, quello che è certo è che Sun sta proseguendo nella strategia di investimenti pesanti in progetti (parzialmente, almeno nel caso di MySQL) Open Source, e che da oggi MySQL sarà una soluzione più facilmente spendibile all’interno di ambienti Enterprise. Una piccola domanda a margine della notizia: che farà Oracle con InnoDB?
Aggiornamento. La posizione ufficiale di Sun sul blog del CEO Jonathan Schwartz.
Qui c’e` la press release di Sun: http://www.sun.com/aboutsun/pr/2008-01/sunflash.20080116.1.xml
Domanda: ma il fantomatico ‘enterprise’ ha qualcosa a che fare con le feature o è soltanto questione di “chi compra chi” ? Cosa succede ad una banca che utilizza lo *storage di default* di e di proprietà di MySQL ? Perde qualche smiliardata e continua ad essere ‘entreprise’ ? O la banca e/o MySQL perdono lo stato di ‘enterprise’ ?
Nicholas:
* la cosa che più conta in certi ambienti è chi vende e dà supporto, che si traduce spesso con “chi si prende il blame se qualcosa va male”
* lo storage di default non lo usa nessuno ormai, nemmeno i bambini che fanno app PHP
* se sapessi come girano certe applicazioni “Enterprise” non faresti domande del genere (nel senso che sapresti già la risposta e ne saresti schifato) 🙂
Il problema è che lo so, e infatti uso la parola “enterprise” quasi come giocattolo da spendere quando mi va 🙂 Lo storage di default, in quest’ottica, ha un grosso vantaggio: non è di Oracle. Sun, ad esempio, userà il backend Oracle per tutte le sue consulenze/clienti ? Beh, questa se permetti è una notizia ben più grossa allora 🙂
Se leggi il commento del CEO di Sun di cui ho riportato l’indirizzo nell’aggiornamento al post, vedrai che una delle poche cose pratiche che cita è l’impegno nell sviluppo di Falcon, lo storage engine che dovrebbe sostituire InnoDB. Oltre a DTrace ovviamente, e implicitamente al miglioramento delle prestazioni su numeri di core e processori elevati. Tutte cose di cui MySQL aveva un gran bisogno.
L’importante è dire che, in puro stile Sun, sono partiti _15 miliardi_ di dollari (almeno da quel che mi narra valentino 1 miliardo = 1 billion) per un database con uno storage che ha da venire. Mi sembra estremamente divertente: magari intanto che c’erano potevano prendere pure Facebook.
1 miliardo di dollari, infatti come dici 1 billion == 1 miliardo.
E smetto di risponderti, stai trolleggiando. 🙂
Sto trolleggiando, è _pazzesco_.
Comunque i billion sono 15, quindi si tratta di 15 miliardi (a meno che non mi sfugga qualcosa di macroscopico).
La cosa che mi fa più pensare è che il CEO parla di piattaforma LAMP, ma loro producono l’antiLAMP per eccezione (nel bene e nel male, sia ben chiaro). Insomma, come spesso mi capita per le mosse di SUN, cosa pensano di fare, esattamente ? Random aquisition ?
ah, ecco, non ho capito una mazza, dicono che il mercato è di 15 miliardi (eh ??? :D)
Ah ecco, mi sembrava di avere letto bene “1 billion”.
Anti-LAMP per eccellenza volevi dire? 🙂
Beh se intendi Java hai ragione, ma tieni conto su Java è molto più forte IBM, e che se loro riescono a far accettare UltraSPARC e Solaris come piattaforma migliore per MySQL un ritorno ce l’hanno comunque. E se hai Solaris per MySQL, tanto vale averlo anche per gli altri pezzi di infrastruttura, ecc. ecc.
Mah, a me sa tanto da monopolio, facebook è gia più difficile dato che il suo 0,4% è stato acquistato di recente per 60 milioni di dollari. Comunque a me sta notizia fa un pò pensare.
Ma dai ludo, quando mai ce la fanno a spacciare Solaris per piattaforma LAMP ? (cavolo, “SAMP” ???). OpenSolaris non esploderà mai realmente, soprattutto nell’hosting a basso costo, a cui MySQL deve buona parte della sua notorietà.
Per me: Oracle è al 90% fuffa Java, prendendo MySQL hanno il 100% dell’utilizzo di InnoDB (pratiamente), Oracle è fregata, dipende di fatto da Sun, e questo per Sun è un buon affare.
Beh non credo proprio sia l’hosting a basso costo il loro target… E non sto parlando di OpenSolaris ma di Solaris vero e proprio. Ci sono un sacco di aziende che spendono fortune in IT, anche in Italia. E anche tra i servizi Web 2.0 ce ne sono alcuni che utilizzano Solaris o stanno pensando di farlo (Joyent ad esempio).
Oracle fuffa Java? Oracle è un db serio prima di tutto, e in certi ambienti o usi Oracle o usi DB2, fino ad ora non avevi scampo. E sono proprio gli ambienti dove le aziende hanno budget da decine di milioni all’anno. Non credo che la situazione cambierà tanto rapidamente.
Secondo me devi allargare un po’ i tuoi orizzonti, qualche anno in aziende noiose e ingessate come quelle dove ho lavorato o lavoro io ti farebbero capire che c’è un mondo al di fuori dei servizi agili che tanto ci piacciono, ed è un mondo pieno di soldi e di oscenità tecnologiche…
@ludo:
spero stacktrace sia nato anche con l’obiettivo di contrastare (per quanto possibile) le grosse aziende ingessate, no?
Beh si, diciamo che è una delle idee che stanno alla base del progetto, anche se è un po’ come giocare a Don Chisciotte contro i mulini a vento, soprattutto qui da noi…
Chiaramente parlando di Oracle non parlo del DB, ma delle applicazioni che Oracle vende e che gli stanno attorno.
Joyent, per la cronaca, usa OpenSolaris.
Se è per quello tra i db “enterprise” c’è anche SQLServer (MPS, ad esempio) – ciò non sposta di mezza virgola ciò che dico.
Beh intorno a Oracle certo gira un sacco di Java, ma non solo. Joyent usa non solo OpenSolaris ma anche Solaris. E SQLServer ti assicuro che non sfiora nemmeno i livelli di penetrazione di DB2 o Oracle…
mi state aprendo dei mondi e degli orizzonti a me sconosciuti.. non vi è possibile fornire qualche approfondimento in più a questi argomenti?
Nemesis, che ti interessa in particolare? 🙂
Penso anche io che Sun si stia muovendo un po’ a caso francamente… Non piu` tardi di 2 anni fa Sun dichiaro` pubblicamente che il suo DB OpenSource ‘preferito’ era PostgreSQL. http://www.news.com/Sun-backs-open-source-database-PostgreSQL/2100-1014_3-5958850.html
E anche nelle proprie pagine viene ancora mostrato come tale:
http://www.sun.com/software/products/postgresql/index.jsp
“Supported by Sun. Sun offers comprehensive, world-wide service offerings for PostgreSQL for Solaris, including 24×7 enterprise-class support.”
No Ludo, Joyent usa solo OpenSolaris (alcuni del team di Joyent *sviluppano* OpenSolaris). Poco tempo fa ho dovuto decidere una piattaforma di hosting (virtual housing a dir la verità) ed è stato uno dei motivi per cui li ho scartati dopo che mi hanno spiegato in lungo ed in largo la loro strategia di deploy: nessuno dei miei ha skill con OpenSolaris, e loro ci sono dentro fino al collo (il che non è un male ovviamente, anzi, solo che io fino a Linux/BSD arrivo :).
PostgreSQL ha un difetto gigantesco: non può essere comprato. (non c’è emoticon abbastanza adatta a questa affermazione, sorry)
@valentino: la Sun ha una lunga tradizione di comportamento schizofrenico: qui c’è una lettura interessante: http://www.joelonsoftware.com/articles/StrategyLetterV.html
Lo lessi tempo fa: me lo voglio rileggere alla luce di quanto successo ora! 🙂
@ngw: essere comprabile non mi sembra il miglior complimento si possa fare a chi vanta di essere open.
Da mettere agli atti che l’ha detto piro e non io 😉
Tra l’altro non capisco la valutazione: 15 miliardi di mercato, 1 miliardo di costo. Si ripagano l’investimento in “qualche mese” (e qui dovrebbe partire un gigantesco “non diciamo cazzate” con consecutiva risata) o sono direi all’opposto del mercato attuale in cui una mezza proiezione equivale ad una pioggia di soldi (tipo FB, appunto) ? O quelli di MySQL non sanno concludere un affare decente perdendoci di brutto tra l’altro, o hanno sparato qualche cretinata.
Nicholas, sui Thumper dubito che giri OpenSolaris… E comunque i box e buona parte dell’hardware è Sun Sparc, quindi il punto di quale s.o. usino è moot. Conoscevo abbastanza bene i ragazzi di Textdrive e frequentavo la loro mailing list interna prima e poco dopo il merger con Joyent.
Comunque una cosa è supportareun progetto Open Source, un’altra acquisire una azienda con una linea di prodotti di successo, un numero di clienti non indifferente e un bilancio in attivo. Non fatevi accecare dalla partisanship. 🙂
Anche perche` e` difficile acquistare un software open source, il massimo che puoi fare e` supportarlo 🙂
@ludo mi associo a @Nemesis: ci state aprendo orizzonti per noi, che NON siamo mai stati in aziende “ingessate” a come si lavora dietro le quinte, come si fa scegliere un prodotto (open/non open) rispetto ad un altro, ecc…
Qui urge uno scorcio sul mondo non “agile e dinamico” 😀