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10 consigli per interagire con il proprio geek di famiglia

7 Gennaio 2012 A cura di Antonio Cangiano 24 commenti

Se stai leggendo questo articolo è probabile che qualcuno ti abbia inviato il link a questa pagina. Questo qualcuno può essere un figlio, nipote, fratello, cugino, cognata, familiare o amico che si occupa di fornire aiuto tecnico quando hai problemi con il computer (ma non solo). Di solito si tratta di un programmatore, amministratore di sistema, o semplicemente una persona “brava coi computer”.

L’intento di questo articolo è di chiarire un po’ di  miti e miscredenze comuni circa questo familiare o persona amica. Nel resto dell’articolo chiameremo per convenienza questa persona “brava coi computer”, geek.

1. Ho un problema, chiamo il geek immediatamente

Spesso i problemi possono essere risolti semplicemente leggendo le istruzioni. Se hai acquistato un nuovo televisore HD e stai cercando di attaccarlo al lettore DVD, molto spesso dovrai semplicemente cercare la pagina del manuale che spiega a quale porta collegare il cavo. Allo stesso modo, i messaggi di errore sono spesso scritti in italiano ed è possibile risolverli semplicemente leggendo e ragionando sul messaggio. “Disco pieno, salvare su altro disco.” molte volte significa proprio ciò che il messaggio dice. La soluzione è, sorprendentemente, liberare spazio su quel disco prima di salvare o “salvare su altro disco” come un secondo hard drive, una chiavetta USB, eccetera.

2.  Lui sa tutto sui computer

Tuo figlio sarà anche bravo coi computer, ma non è onnisciente. Spesso arriverà al computer senza la più pallida idea di come usare il programma in questione e userà un po’ di logica e qualche ricerca su Google per arrivare alla soluzione. Cercare su Google un messaggio di errore o il task che si desidera compiere è di solito sufficiente per trovare forum dove gente ha discusso l’argomento precedentemente. In molti casi, puoi seguire lo stesso processo tu stesso senza scomodare il tuo geek. Se non riesci, dopo aver provato, allora potrai senz’altro chiedere aiuto.

3. Non gli costa nulla, lo sistema in due minuti

Il geek di famiglia sarà anche disposto a fornire supporto tecnico alla famiglia gratuitamente, ma non è vero che non gli costa nulla. Spesso la risoluzione richiede più di due minuti e un bel viaggetto in macchina per venire a sistemare il problema. Nel caso medio, gli va bene se se la cava con meno di un’ora da quando lo chiami a quando è nuovamente a casa sua (a meno che viva sotto lo stesso tetto). Se non accetta denaro per il suo aiuto, essendo un familiare o amico da una vita, considera comunque l’opportunità di ricompensarlo per il suo tempo. Un regalo ogni tanto o un qualsiasi gesto che mostri generosità, lo farà senza dubbio sentire più apprezzato per il suo supporto.

4. Ma scherzi, ti aiuta lui gratis

Capita spesso a genitori e familiari orgogliosi del proprio geek di passare il suo numero di telefono o email ad amici. Se questi amici sono disponibili a pagare il geek, il problema non sussiste. Il problema nasce dal fatto che i familiari spesso usano il geek per offrire a zero spese un favore ad amici e conoscenti, rifiutando persino le loro offerte iniziali di pagare il geek. Il fatto che il geek si offre gratuitamente ai propri familiari, non dà loro carta bianca per offrire a loro versa tali servizi ad altre persone. Magari con un bel: “E non mi far fare brutta figura, mi raccomando”.

5. Il computer non va più da quando c’ha messo mano

Non c’è nulla di peggio del fornire supporto tecnico gratuito e poi venire accusati di aver causato i problemi al computer. No, se il tuo geek è anche solo minimamente competente, non è stato lui a causare la lentezza del computer o il crash occasionale di Windows. Sei sicuro di non avere installato nulla di nuovo da quando ti è venuto a trovare l’ultima volta? Cancellato qualche file di troppo? Il colpevole non è quasi mai l’esperto.

6. Mi ha detto di non farlo, ma l’ho installato comunque

Se il geek di fiducia ti sconsiglia di installare toolbar, dialer, faccine, programmi per la pulitura del registro, adware, e così via, lo fa con cognizione di causa. Questi programmi finiscono col rendere il tuo computer inutilizzabile e finirai col richiamare il geek per venire a sistemare lo stesso problema ogni volta. Ascolta il tuo saggio geek.

7. Inoltro questa email, che male c’è?

Non mandare catene di Sant’Antonio al tuo geek di fiducia (o altre persone in genere). Il geek ne ha viste di catene è sa già che nella maggior parte dei casi si tratta di bufale. E anche quando l’appello è vero, è spesso tragicamente scaduto, portando dolore ulteriore a chi ha lanciato l’appello di aiuto (spesso per trovare donatori o donazioni). Questa persona verrà infatti continuamente contattata da nuova gente che legge l’email solo ora, anni dopo aver perso il proprio familiare per via di un cancro o altra malattia. Se il geek ti risponde con un link ad un’indagine che rivela la bufala, non prenderla come un’offesa personale. Impara dall’episodio, ringrazialo e non inoltrare più email di questo tipo.

8. È troppo diffidente o invidioso, per me questo è un affarone

Se vieni contattato da vari principi e gente in altre nazioni che è pronta a trasferire grosse somme di denaro, devi sapere che si tratta di una truffa che ti farà perdere migliaia di euro e, in alcuni casi, persino la vita. Il tuo geek ha incontrato centinaia di email di questo tipo e ti dirà immediatamente che si tratta di spam. Ascolta sempre il tuo saggio geek quando si tratta di tecnologia, computer e internet. Infatti, chiedigli pure di spiegarti quali sono le più comuni truffe in rete. Se hai un dubbio, chiedi. In questo modo eviterai anche di cadere vittima del phishing presso finti siti delle poste italiane.

9. Ho un’idea per un sito, me la implementi al volo?

La creazione di un sito e di un’azienda a supporto dello stesso è un impegno che richiede un enorme livello di fatica, tempo e risorse. Almeno nel 99.99% dei casi, la tua idea per un sito o un’applicazione per l’iPhone non è una roba che si crea al volo. Si parla di settimane o mesi di duro lavoro. Chiederesti a un cugino muratore di costruirti la casa gratis meno il costo dei mattoni? Allo stesso modo, se anche la tua idea avesse merito, chiedere al geek di implementarla non significa poter pretendere 50% dei profitti. Le idee di per se non valgono nulla. Sei un partner equo nel progetto che spende tanto tempo su altri aspetti del business, quanto il programmatore spende tra il codice? Se sì, allora avete una situazione da fifty-fifty.

10. Zuckerberg ha fatto miliardi, perché tu no?

“Ho visto al telegiornale che Zukervatteloachiamà ha fatto miliardi con feisbuk. Perché non fai una cosa del genere pure tu e ci sistemi a tutti quanti?”. Quanti Zuckerberg e Facebook ci sono? Si tratta di outlier statistici, grosso modo altrettanto probabili come vincere alla lotteria. È possibile creare fortune online con applicazioni e siti, ma sono ben pochi coloro che ci riescono. Inoltre, per creare il prossimo Facebook o Google non bastano le abilità e le buone idee. Servono capitali enormi spesso non disponibili in Italia. Il tuo geek ha praticamente zero chance di creare il prossimo Facebook e fare miliardi di Euro, indipendentemente da quanto è intelligente e desideroso di lavorare. Se è bravissimo, ambizioso, lavora sodo giorno e notte, e è un po’ fortunato, farà qualche milione, non miliardo. Ma è comunque molto raro per cui non puoi neppure avere questa aspettativa circa il tuo familiare “bravo coi computer”.

Tratta il geek col rispetto che si merita e potrai goderti il supporto tecnico di un esperto pronto ad aiutarti.

Archiviato in:Siamo tutti geek Contrassegnato con: geek, non-geek, supporto tecnico

Info Antonio Cangiano

Antonio lavora come Software Engineer & Technical Evangelist presso la IBM in Canada. È inoltre il direttore di Stacktrace.it, un internet marketing strategist, imprenditore del web, serial blogger, e autore di un paio di libri in inglese (recentemente Technical Blogging.) Puoi dare un'occhiata ai suoi progetti sulla sua homepage e seguendolo su Twitter. Antonio è vegano e segue una dieta plant-based.

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Marco dice

    8 Gennaio 2012 alle 16:51

    Questo è un post stupendo che tutti dovrebbero conoscere! Ne stamperò un paio di copie da dare ai parenti e speriamo bene 😀

    Rispondi
  2. jesus dice

    8 Gennaio 2012 alle 18:16

    il punto 7 tutta la vita!
    aggiungerei il fatto che non si usa il ccn nelle mail multiple. un vero flagello.

    Rispondi
  3. Enrico dice

    8 Gennaio 2012 alle 19:02

    Il bello viene anche quando cominciano a farti quei discorsi strani su come poter fare per entrare nelle banche… dicono di averlo visto in televisione… classica la frase: “ma non si potrebbe fare un sistema che…”

    Comunque con il tempo ho imparato: ora la mia risposta classica è “non ne ho idea”, “no non saprei, prova a chiedere a…”… tanto non potrebbero comunque apprezzare quello che fai… tanto vale non farlo 🙂

    ps: bell’articolo… 🙂

    Rispondi
  4. Giovanni dice

    8 Gennaio 2012 alle 19:26

    Magnifico articolo !
    Io uso come risposta a ogni domanda da 1 a 10: “Ho smesso, faccio io gelataio, adesso mi chiama solo gente contenta …” e poi guardo con il sorriso la faccia di chi ho di fronte 😉

    Rispondi
  5. Valerio dice

    8 Gennaio 2012 alle 22:53

    Post fantastico e drammaticamente vero!

    Rispondi
  6. Andrea dice

    8 Gennaio 2012 alle 23:20

    “92 minuti di applausi ininterrotti” (cit)

    Rispondi
  7. d. dice

    9 Gennaio 2012 alle 00:08

    sei stato anche troppo delicato. Io sono vittima del punto 5 da mesi solo per aver acceso un pc senza toccare nulla…penso che pretendere venti-cinquanta euro a consulto farà passare la voglia a tutti di…

    Rispondi
  8. Marco Morello dice

    9 Gennaio 2012 alle 07:35

    Mi sono commosso.

    Rispondi
  9. Guido Dassori dice

    9 Gennaio 2012 alle 09:26

    Vorrei avere una taglia XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXL per potermi stampare tutto questo post su una maglietta.

    Rispondi
  10. alessandra dice

    9 Gennaio 2012 alle 10:17

    Bellissimo post! Tristemente vera la frase “…Servono capitali enormi spesso non disponibili in Italia… ” del punto 10!!

    Rispondi
  11. Djacomo dice

    9 Gennaio 2012 alle 11:14

    Post magnifico!!! Hai riassunto perfettamente la mia situazione!!!

    Rispondi
  12. Delio dice

    9 Gennaio 2012 alle 11:49

    Standing ovation!

    Rispondi
  13. Maurizio dice

    9 Gennaio 2012 alle 11:50

    post saggissimo… 😀

    Rispondi
  14. Fox dice

    9 Gennaio 2012 alle 12:04

    BRAVO BRAVO BRAVISSIMO!!!!!!
    L’ho già girato a tutti gli amici e parenti!!!!!!1

    Rispondi
  15. Benedetto Motisi dice

    9 Gennaio 2012 alle 14:39

    Chapeau. Post “crudelmente” vero. Però il termine geek spesso non è arrivato, si limitano a definirti “hacker” che è tutto un altro paio di maniche.

    Fra l’altro meglio fermare subito l’epiteto sul nascere prima di cadere nei “discorsi strani” (ma non puoi rubare la password di..) che fra l’altro è da “cracker”.

    Con o senza sale :D?

    Rispondi
  16. Bl@ster dice

    9 Gennaio 2012 alle 15:02

    Ricondivido al volo assolutamente 😉

    Rispondi
  17. Ugosan dice

    9 Gennaio 2012 alle 17:17

    Fantastico, complimenti! 😀

    Rispondi
  18. Sara dice

    10 Gennaio 2012 alle 12:56

    Articolo stupendo e molto divertente :))) Complimenti!!!

    Rispondi
  19. NrdHrd dice

    23 Febbraio 2012 alle 19:35

    Verità, Appenderò questo articolo nel mio studio 🙂

    Rispondi
  20. Mr.Price dice

    19 Giugno 2012 alle 17:27

    Sante parole!
    Stampo una 20ina di copie e le distribuisco a tutti.

    Rispondi
  21. Lorenzo dice

    22 Gennaio 2013 alle 05:37

    Stupendo 🙂 é tutto vero 😛

    Rispondi
  22. Gilton dice

    12 Marzo 2013 alle 11:23

    Sono uno “bravo col computer”, non offro supporto più a nessuno, liquido tutti dicendo: “cos’è windows? Ah no, non lo so, sono 10 anni che non lo uso, non saprei dove mettere le mani, io uso linux”

    Rispondi
  23. Leonardo dice

    24 Ottobre 2014 alle 19:36

    Hai riassunto 35 anni della mia carriera informatica. Una sintesi superba. Bravo. (Un geek dai capelli grigi)

    Rispondi

Trackback

  1. Omnia » Post Topic » Weekly+ (11/2012) ha detto:
    18 Marzo 2012 alle 10:14

    […] qui il link ad un divertente articolo in cui si danno utilissimi consigli su come interagire con il […]

    Rispondi

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